MARISA

varo

1987

dspl

7400 ton

loa

13,41 m

Bmax

4,21 m

Siamo nel 1987, quando il Two Tonner Marisa, protagonista dell’Admiral’s Cup, vede riunirsi un gruppo di amici e professionisti appassionati, da Jan McDonald Smith, titolare della North Sail UK, a Mauro Pelaschier, timoniere, a Giovanni Belgrano esperto in strutture e Piero Crosato che costruirà la barca, la prima in Europa realizzata in composito con preimpregnati a bassa temperatura, per diminuire la quantità di resina pre decisa e utilizzata.

Mi piace definire Marisa una barca molto estrema, carica al massimo nella parte di poppiera con ampie svasature, che esteticamente possono richiamare alla classe libera.

Abbiamo adottato questa soluzione per sfruttare la “zavorra mobile”, cioè il movimento massimo e costante dell’equipaggio per spostare i pesi a seconda delle andature.
Questa soluzione ci ha permesso di alzare il tradizionale assetto del centro di gravità, solitamente molto basso, così da sfruttare una più ampia superficie velica.

Anche il diverso assetto del bulbo contribuisce a fare di Marisa una barca estremamente competitiva, specialmente nelle andature di Bolina.

Per la costruzione della barca ci siamo affidati al cantiere di Piero Crosatto, tecnologicamente all’avanguardia e con maestranze qualificate. I materiali impegnati sono vetroresina, Kevlar, Nomex;
al tempo la tecnologia in questo campo aveva fatto progressi sorprendenti, infatti il composito stratificato di Marisa pesa 4 kg per metro quadrato con una diminuzione del 10% rispetto allo stesso materiale utilizzato solo quattro anni prima per un sesta classe ed assicura, inoltre, la massima rigidità.

La sfida iniziale fu quella di trovare un armatore che avesse fede nella nostra abilità, sopratutto nel bel mezzo di un periodo dove già grandi nomi dominavano la scena.

Poi fu creato un grande team e un progetto così innovativo che anticipò le caratteristiche che divennero progetto comune degli anni avvenire.

Ho amato studiare e rifinire ogni dettaglio della barca. Mi piacerebbe disegnare ancora racers puri come Marisa.

Ancora oggi quando disegno barche da corsa, queste devono andare più forte di lei.

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